Cosa sappiamo sulla nuova fiction di Ettore, Chiara e Francesco

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Myna94
view post Posted on 13/6/2007, 17:00




«Perché dovrei avere paura dei saraceni?». «Perché una crociata è troppo pericolosa per un frate! E poi, che possiamo fare noi in mezzo a crociati e saraceni che si scannano?». «L’hai detto tu. Ci mettiamo in mezzo».

È il dialogo tra san Francesco e il fedele compagno. Il frate di Assisi salpa alla volta della Terra Santa, dove impazza la guerra tra i crociati cristiani e i cosiddetti «infedeli»: una guerra apparentemente di religione, che cela ben altri motivi di interessi mercantili. Ma Francesco, senza armatura, col saio e i sandali ai piedi, intraprende un lungo viaggio per incontrare l’Islam: molto prima di altri, aveva capito l' importanza del dialogo tra religioni, contro la violenza e la sopraffazione. Nel racconto di questa missione come «cavaliere di pace», sta l’attualità del nuovo tv-movie Chiara e Francesco, prodotto da Lux Vide per Rai Fiction con la regia di Fabrizio Costa, in onda in due puntate su Raiuno probabilmente il 4 ottobre 2007 (in occasione della festa del santo): dopo tanti film per il grande e piccolo schermo, per la prima volta viene messo in risalto questo aspetto del messaggio evangelico del poverello di Assisi.

Capita dunque a proposito la fiction, di cui sono protagonisti Ettore Bassi e Mary Petruolo (nel ruolo di Chiara). Sottolinea il produttore Luca Bernabei: «La parte più innovativa della miniserie è proprio il viaggio in Terra Santa e l’incontro del santo con il sultano d’Egitto Melek El Kamel. Questo avvenimento, mai descritto prima, mette in luce le straordinarie capacità del frate nel dialogare con i nemici saraceni in tempo di crociata. La sua capacità di tendere la mano verso l’altro può essere d’esempio, in questo tempo in cui i rapporti tra le diverse religioni stanno attraversando un periodo di difficoltà. Non a caso Assisi è diventata il centro mondiale dell’incontro interreligioso».

Intanto, vicino Gubbio, si gira in questi giorni proprio la scena del confronto tra Francesco e il lupo. Avverte Bassi (l’attore che nel 2000 fu scelto come anchorman della Giornata mondiale della Gioventù accanto a papa Wojtyla): «Non è un "verde-ecologista", ma un uomo dotato di talento carismatico, con cui riesce ad addomesticare uomini e animali. Francesco ha il dono della leadership, ha una personalità da cavaliere, che prima della conversione espleta anche con l’uso delle armi, poi attraverso la parola di Dio. Ma è un uomo normalissimo: il suo misticismo non è follia, fascinazione da invasato, ma è essenza spirituale». Concorda il regista: «È pacificatore di genti e ciò spiega il motivo per cui Assisi è assurta a simbolo di pace nel mondo».

Un messaggio incomprensibile per il padre di Francesco, il mercante Pietro di Bernardone (interpretato da Lando Buzzanca): «La mentalità di un mercante di quell’epoca — dice l’attore — non poteva neanche lontanamente accettare l’idea di un figlio che, per amore del prossimo, si spogliasse di tutto». Conclude Angela Molina, nel ruolo della madre Pica: «Francesco è un poeta dello spirito. La sua verità di amore e fratellanza conforta l’animo ancor più oggi, nel difficile momento storico che sta vivendo il mondo, di allora».


2007 - L'articolo è apparso sul «Corriere della sera» del 21/02/2007, pagina 45

per le foto vedi nella sezione apposita
 
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